Camera con vista

Camera con vista

Siamo nel centro storico di Firenze, in un appartamento di circa 70 metri quadrati con una splendida vista sul Battistero di San Giovanni.
L'attico, all'interno di in un edificio di metà ottocento, è stato oggetto di una ristrutturazione che pur non modificando la distribuzione degli ambienti interni, attraverso il rinnovo delle finiture, degli infissi e di tutti gli arredi fissi e mobili, ha prodotto un rinnovamento formale dove la luce e l'armonia tra tradizione e contemporaneità sono gli elementi primari del progetto.   
Prima della ristrutturazione
l'appartamento era banale e caratterizzato da un incongruo stile vagamente provenzale, dove una decorazione in beige, tono su tono, lo rendeva piatto e privo di carattere. 

L'edificio della metà dell'ottocento è notificato e vincolato.
Non potendo modificare in alcun modo le strutture murarie principali e portanti ho dovuto lavorare sopratutto con la luce, sul trattamento delle superfici, sui materiali e sui complementi d'arredo. 

Il progetto ha ridato forza e carattere agli spazi interni in linea con la personalità dei nuovi proprietari: una giovane coppia dinamica che desiderava un punto di appoggio nella città toscana per assecondare esigenze sia lavorative che di svago.

Gli ambienti sono stati concepiti come le stanze di una suite di un grande albergo di lusso, all'insegna di una fruizione dinamica e moderna, adatti a situazioni di totale relax e raccoglimento e a momenti di aggregazione e divertimento.

Il programma e la successione degli ambienti segue uno schema tradizionale: ingresso, soggiorno, zona bar, cucina, disimpegno zona notte, due camere da letto, due servizi igienici, ripostiglio.
Il soggiorno è ampio e luminoso nonostante la piccola finestra. Lo sguardo è libero di correre dove tutto è bianco in contrasto con l'oro e la lacca rosso acceso degli sportelli scorrevoli che proteggono il Gohonzon. 
A completare la composizione gregari di tutto rispetto: il tavolo Tulip progettato da Eero Saarinen negli anni '40 del '900, Il divano MahJong di Roche Bobois con stoffe disegnate da Jean Paul Gaultier. 
Ad illuminare tutto dall'alto con le sue forme sinuose il lampadario Aria Gold disegnato da Zaha Hadid per Slamp.. 

La "lista dei desideri" espressa dalla committenza prevedeva la razionalizzazione degli spazi senza modificare la distribuzione originaria: due camere da letto con bagni privati, una cucina più grande, l'utilizzo del colore rosso e dell'oro e lo sfruttamento massimo della luce in un appartamento dotato di poche e piccole finestre.
Per razionalizzare gli spazi ho realizzato un secondo bagno all'interno dell'ambiente più grande, che è divenuto così la camera da letto padronale dotata di vasca idromassaggio ai piedi del letto e di un ampio vano guardaroba
L'ambiente è suddiviso senza l'utilizzo di nuove pareti in muratura ma attraverso eleganti diaframmi semi trasparenti che lasciano correre la preziosa luce del giorno. 

Ho spostato la cucina nella stanza più vicina al soggiorno e dotata della finestra più grande, creando in prossimità dell'ingresso un ambiente filtro, una vera e propria cerniera tra zona giorno e zona notte. 
Il vano di una porta tamponata nel corridoio è diventato una dispensa a vista. 
Un mobile trasformabile in legno laccato rosso e oro, che contiene il bar è il fulcro distributivo di tutto l'appartamento.

Per accedere al bagno principale dell'appartamento, situato, secondo uno schema tradizionale ottocentesco, in fondo al corridoio, era necessario attraversare un'ultima stanza che ho trasformato nella camera degli ospiti.
Qui un ambiente filtro, dotato di comodi armadi a scomparsa, consente di accedere alla stanza da bagno lasciando una sufficiente privacy alla zona del letto.
La separazione tra i due ambienti avviene attraverso un armadio in cristallo, che non impedisce alla luce naturale di diffondersi in tutti gli ambienti.
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