Raffaello, Castiglione e Leone X

Due amici. 

Un letterato, Baldassarre Castiglione, ed un artista supremo, Raffaello Sanzio.

Una lettera mai spedita ad un Pontefice: Leone X, il figlio secondo genito del mai dimenticato Lorenzo il Magnifico. Raffaello si adopera per "porre in disegno Roma antica" per conto del Papa fiorentino, fermando il saccheggio indiscriminato e la distruzione dei massimi monumenti delle generazioni passate.

Leone X, che per il completamento della fabbrica di San Pietro, comanda la distruzione di Roma antica  usando le rovine come cava di materiali, con l'incarico a Raffaello di salvaguardare e studiare le iscrizioni antiche, di fatto delega Sanzio a "soprastante alle antichità di Roma",

iniziando involontariamente quella politica culturale di tutela e conservazione da cui nascerà il collezionismo critico dei signori delle corti italiane ed europee, portando la cultura umanistica e laica ai massimi livelli, dando i natali alla rinascita della cultura moderna dell'intera Europa.

La lettera a Leone X è un lavoro incompiuto, pubblicato solamente nel 1733, ma divenuto immediatamente testo leggendario nelle corti più influenti d'Italia. 

Gli appunti di Raffaello saranno portati a Mantova dall'amico Baldassarre Castiglione per porli in bella scrittura per poi essere inviati al pontefice sotto forma di lettera. 

L'improvvisa morte di Raffaello fermerà il progetto e la lettera non arriverà mai nelle mani di Leone X, ma sarà consegnata alla storia.

Una Lettera il cui spirito sarà raccolto da un altro Papa, Paolo III Farnese, che nel 1534 iniziò una nuova politica pontificia in materia di antichità tesa ad evitarne la distruzione e l'esportazione che culminerà nel 1733 sotto Clemente XII alla nascita dei Musei Capitolini, il primo museo pubblico del mondo!

Grazie Raffaello, per la tua lungimiranza e modernità, per aver compreso per primo che il nostro retaggio è il seme e il lievito del futuro, e che pertanto non deve essere solamente conservato, ma inventariato, studiato e compreso, perché dal passato abbiamo ancora molto da imparare. 

Assolutamente da non perdere!

Tutto questo e molto di più alle scuderie del Quirinale nella mostra: "Raffaello 1520-1487" che riaprirà dal 2 giugno al 30 agosto.